Troppo tardi t'ho conosciuta!

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Venerdì 18 settembre 2015 ore 14.30, Teatro Miela

Troppo tardi t'ho conosciuta!

di Emanuele Caracciolo, 1939

«Caracciolo, il mio regista, è appunto un giovane, nato per il cinematografo, come gli scoiattoli per i rami degli abeti.[...] Egli è chiaro, semplice, divertente, estremamente "visivo" quando concepisce uno scenario. Ho cercato di riunire un gruppo di uomini che fossero vicini al suo temperamento. Ad esempio, Emanuel, plastico illuminatore d'ambienti, è quanto di più affine ho potuto affiancare - luministicamente parlando - agli scenari di Caracciolo, così ricchi di materiale fotogenico».

Mario Sequi in Mentre si gira "Troppo tardi t'ho conosciuta", «Film», 12 agosto 1939

«È facile rintracciare i retaggi delle precedenti esperienze cinematografiche di Caracciolo, confluiti nel suo esordio alla regia: l'idea di utilizzare un tenore come interprete principale proviene da Marionette (1939) di Carmine Gallone (vero mentore cinematografico dell'artista tripolino), in cui Caracciolo figurava come aiuto regia [...]. Oltre che dallo spunto martogliano, l'ambientazione lirica e la melomania derivano, ancora, dalla vicinanza a Gallone, noto appassionato di lirica e vero specialista, specie negli anni a seguire, del biopic lirico, sottogenere nel quale aveva esordito nel 1935 con E lucevano le stelle e proseguito- tra gli altri titoli - con Giuseppe Verdi (ancora una volta Caracciolo come aiuto regia). [...] Motivo di un altro revival filmico in atto in quegli anni è la celebrazione della vita e delle opere di Vincenzo Bellini (a partire dalle celebrazioni per il centenario della morte, nel 1935), che pure fa sentire la sua eco nel film di Caracciolo, in primis nella scelta del titolo, celebre brano dell'atto II della Norma».

Salvatore Iorio, Il futurista veloce,Mephite, Atripalda, 2015

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