Finissage Haiku circolari

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venerdì 28 ottobre 2016

DoubleRoom arti visive, via Canova 9, Trieste


finissage

Haiku circolari

opere su carta di Joni Zakonjšek

video haiku di Vlado Škafar

a cura di Mila Lazić e Massimo Premuda
in collaborazione con Jaruška Majovski

 

nell'ambito del festival I Mille Occhi XV edizione

organizzato dall'associazione Anno uno

con l'adesione della Casa dell'Arte Trieste

 

finissage con gli autori

venerdì 28 ottobre, ore 18



Venerdì 28 ottobre alle ore 18, al DoubleRoom arti visive si chiuderà "Haiku circolari", la doppia personale dedicata alle recenti ricerche visive della pittrice Joni Zakonjšek e del regista cinematografico Vlado Škafar, con un finissage d'eccezione: la lettura degli haiku e delle opere in mostra ad opera dei autori sloveni in dialogo con i curatori e una loro possibile traduzione in italiano di Tamara Lipovec. La mostra, curata da Mila Lazić e Massimo Premuda in collaborazione con Jaruška Majovski, che è stata inaugurata a metà settembre, rientrava nel fitto calendario di iniziative innescate nell'ambito del Festival internazionale del cinema e delle arti I Mille Occhi, giunto alla sua 15° edizione col sottotitolo Eternal Breasts.

Vlado Škafar, a cui è stato assegnato il Premio Anno uno 2016, ha presentato otto "video haiku" tratti dalle suggestioni visive del recente film Mama (2016), girato lo scorso anno fra la Slovenia e l'Italia. Gli otto brevi video, in bilico fra cinema e videoarte, sono parte del coerente sodalizio artistico e spirituale con la pittrice Joni Zakonjšek, che in questa occasione espositiva ha presentato una quarantina di delicati acquerelli su carta che, del noto componimento poetico giapponese, conservano l'estrema essenzialità, racchiusa nei classici tre versi, e l'attenzione per una puntuale descrizione della natura e degli accadimenti umani direttamente collegati a essa.

I due autori sloveni, compagni nella vita e nell'arte, hanno già lavorato insieme su questo tema dando alle stampe nel 2015 il prezioso libro d'artista Krogi (Cerchi), una raffinata pubblicazione in sloveno, giapponese e inglese, in cui ai 40 haiku scritti dal regista corrispondono altrettante opere su carta della pittrice divise seguendo il ciclo naturale delle stagioni.

 

Joni Zakonjšek (Koper, 1974) si è formata a Londra, seguendo il Foundation Course of Art alla White Chapel Art School, e a Ljubljana, presso l'Accademia di Belle Arti, dove nel 2003 si è laureata con i professori Emerik Bernard e Marko Uršič. Dal 2004 lavora come artista indipendente esponendo in spazi pubblici e privati in Slovenia e all'estero. Vive e lavora a Bela Krajina.

Oltre che in Slovenia, ha allestito mostre personali anche in Italia e Croazia, ed è stata invitata a esporre all'estero in diverse mostre collettive in Austria, Cina, Italia, Serbia, Croazia e Turchia. Ha vinto diversi premi, fra cui ricordiamo il premio per meriti artistici dell'Accademia di Belle Arti di Ljubljana, due premi all'Ex-Tempore di Pirano, e la selezione a partecipare alla 3° Biennale Internazionale di Pittura di Pechino, Cina.

 

Vlado Škafar (Murska Sobota, 1969) è un regista e sceneggiatore, co-fondatore della Cineteca Slovena e suo direttore fino al 1999, l'anno in cui pone le basi del Festival internazionale Kino Otok. Con il film Mama (Mamma, 2016), conclude la trilogia sul tema dei rapporti familiari che include i film Otroci (Bambini, 2008) e Oča (Papà, 2010), ma anche la sua attività cinematografica, per dedicarsi esclusivamente alla letteratura.

Dalla sua filmografia ricordiamo inoltre Stari most (Il vecchio ponte, cm, 1998), Peterka - Leto odločitve (Peterka: l'anno decisivo, 2003), Pod njihovo kožo (Sotto la loro pelle, mm, 2006), Nočni pogovori z Mojco (Conversazioni notturne con Mojca, mm, 2009) e Deklica in drevo (La ragazza e l'albero, 2013).

 

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