Programma e trame: martedì 17 sera

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dalle 21.00

Not Yet Evening. 30 anni (e oltre) di Fuori orario
incontro con/meeting with enrico ghezzi, con la partecipazione di/with Sergio M. Grmek Germani

 

L'OCCHIO L'ORECCHIO LA BOCCA 

Sergio Grmek Germani, 1978, 20'.

Regia: Sergio Grmek Germani; inter- preti: Roberto Farina, Gianni Romoli, Silvia Viglia, Enrico Ghezzi, Renzo Trotta; produzione: RAI; origine:Italia, 1978; formato: 3⁄4' BVU, b/n; durata: 20'. Copia digitale (da BVU) da Anno uno. 

A Roma per la sperimentazione della nascente Terza Rete, avendo vinto da poco il concorso a programmista regista alla sede RAI di Trieste con Mirjam Koren, Marina Silvestri e Piero Panizon, mi ritrovai insieme ai neoassunti di tutte le altre regioni tra cui per la Liguria qualcuno che frequentavo da tempo, ai festival e alla casa-archivio genovese di Angelo R. Humouda, il "falcone" Enrico Ghezzi. Il corso di formazione prevedeva la realizzazione di un corto, che fu dunque la mia prima regia in asso- luto. Pensai di girarlo negli spazi di via del Mattonato, sede del cineclub del titolo, avendone scoperto (anche alle cene con i cari amici di un altro cine- club, L'Officina Filmclub) dei preceden- ti di cronaca nera e degli intrecci con la realizzazione di Roma città aperta. Ol- tre ai tre creatori del cineclub, Roberto, Gianni e Silvia, coinvolsi Enrico a dire alcune cose sulla realizzazione del film di Rossellini, amichevolmente suggeri- temi da Stefano Roncoroni. E mentre Roberto poté dire qualcosa sull'amata Callas e i tagli di Medeadi Pasolini, io vi unii nella colonna sonora una mia altra passione, il canto di Bette Davis dal dittico gotico di Robert Aldrich. Ciò avvenne a Roma a breve distanza dal- l'uccisione di Aldo Moro, tra le conclusioni dei due papati di Paolo VI e Gio- vanni Paolo I. (s.m.g.g.) 

 

alle 21:25

In un baleno. Piccolo omaggio al grande genio di Laurel & Hardy 

 

NOI SIAMO LE COLONNE 

Alfred J. Goulding, 1939, 62'.

Regia: Alfred J. Goulding; sceneggiatu- ra: Charles Rogers, Felix Adler, Harry Langdon; fotografia: Art Lloyd; inter- preti: Stan Laurel (voce italiana Mauro Zambuto), Oliver Hardy (voce italiana Alberto Sordi), Forrester Harvey, Wilfred Lucas, Forbes Murray, Peter Cushing; produzione: Hal Roach; origi- ne: USA 1939 (versione italiana 1946); formato: 35mm, b/n; durata: 62'. Copia 35mm da collezione Enzo Pio Pignatiello. 

TRAMA:

Dopo aver tentato invano di fare i camerieri, Stanlio e Ollio si adattano a fare gli spazzini, e quando involontariamente sventano un colpo in banca, ricevono come premio l'iscrizione all'università di Oxford. Qui sono preda degli scherzi degli studenti, fino a quando Stanlio, per aver picchiato la testa contro la finestra, si trasforma in lord Paddington, nobile e coltissimo snob inglese che costringe Ollio a fargli da cameriere. Almeno fino al prossimo colpo di testa.

«La omogeneità non è il forte neanche di A Chump at Oxford, ma questo non toglie nulla alla sua grandezza. Si direb- be un film al quale sia stato legato un rullo del muto. Infatti, la prima parte è ripresa da From Soup to Nuts, letteral- mente "dalla minestra alla frutta" (ossia: "pasto completo"), che è poi la frase che Ollie, cameriere pasticcione, pro- nuncia per invitare i commensali a prendere posto alla tavola della coppia dell'alta società formata da Finlayson e da Anita Garvin. [...] Perdono il posto. Li ritroviamo a dialogare filosoficamen- te nell'intervallo del loro nuovo lavoro di spazzini, sui gradini d'ingresso di una banca. [...] Grazie, comunque, a una buccia di banana che loro, spazzi- ni, hanno buttato in terra, riescono a bloccare un bandito che stava uscendo col bottino dalla banca. Vengono ricompensati dal proprietario nel modo più adatto ai loro nuovi desideri d'inse- rimento nel mondo borghese, una sana educazione nel miglior college inglese disponibile, Oxford. Naturalmente arri- vano all'Università col vestito dei colle- giali di Eton. Qui comincia la seconda parte del film, basato su tre scene fon- damentali, delle quali due completa- mente nuove per L&H ed una che si rifà a decine di loro comiche: il labirin- to, che rappresenta un punto di arrivo (e anche di partenza, come vedremo), nell'arte di Stan e Ollie. Segue la scena della camera del rettore, con i due che pensano sia loro e si sistemano subito a letto (e questa non è certo una situa- zione nuova). Infine, un pezzo d'eccezione. Per una botta in testa provocata da una finestra difettosa Stan è diventa- to un lord inglese, fortissimo e cervel- lone, nonché presuntuoso e indisponente. [...] Film sull'educazione e l'importanza della cultura, quasi didattico si potrebbe definire scherzando, A Chump at Oxford è inoltre il più fine studio compiuto da L&H su loro stessi. [...] Non solo per le scene del letto, dei tra- vestimenti, della perdita dell'identità, dei giochi spaziali, dei ruoli invertiti, ma soprattutto per la sequenza finale dove Stan trasformato in Lord Paddington fa in realtà l'imitazione dello Stan Laurel regista (lo ha notato anche Charles Barr), presuntuoso e sofisticato, che cerca di dare ordini al povero Ollie, pur avendo chiaramente capito che è pro- prio quella "vecchia cosa grassa" a riempire lo schermo, a fare vivere ogni scena, a "spezzare la monotonia". Stan si confessa, si denuda di fronte allo schermo in uno degli ultimi film?». 

Marco Giusti, Stan Laurel & Oliver Hardy, La Nuova Italia, Firenze, 1978 

  

alle 22:30

ROBERTO ROSSELLINI: APPUNTI BIOGRAFICI  

Giulio Macchi, 1964, 56'.

Regia: Giulio Macchi; sceneggiatura: Gian Luigi Rondi; interventi: Roberto Rossellini, G. Macchi;produzione: RAI; origine: Italia, 1964;formato: 16mm, b/n; durata: 56'.

Copia digitale (da 16mm) da Anno Uno.

TRAMA:

Il grande Roberto Rossellini ripercorre i set e ritrova le comparse di alcuni suoi film. Si tratta di un'intervista al regista Roberto Rossellini riguardo alla sua opera. Roma: Rossellini ricorda il film "Roma città aperta" nei luoghi in cui fu girato. Amalfi: Rossellini scherza con i suoi figli durante pranzo in famiglia, incontra dopo 14 anni i frati protagonisti del film Francesco giullare di Dio nel convento di San Francesco e commenta il film con loro. Interviste al figlio Renzo sul set del film L'età del ferro e ad attori e comparse dei film La macchina ammazzacattivi e Amore. 

Rossellini ricorda il film Roma città aperta in via Montecuccoli, nei luoghiin cui fu girato. Ad Amalfi il regista incontra dopo 14 anni i frati protagonistidi Francesco, giullare di Dio. Seguonointerviste sul set de L'età del ferroe adattori de L'amoreLa macchina ammazzacattivi.

 

Not Yet Evening. 30 anni (e oltre) di Fuori orario

 

alle 23:30

PORNOMI 

Enrico ghezzi, Marco Giusti, Sergio Grmek Germani, 1982, 22'. 

Regia: enrico ghezzi, Marco Giusti, Sergio Grmek Germani; interpreti: enrico ghezzi e la voce di Sergio Grmek Ger- mani; produzione: Salso Film Festival; origine: Italia 1982; formato: 3⁄4' BVU, col.; durata:22'.Copia digitale (da BVU) da Anno uno. 

Era uscito da poco il numero di «Film- critica» dedicato al porno, curato da enrico ghezzi, con una filmografia di Marco Giusti e un paio di testi miei che furono probabilmente i più immersi nelle visioni: oggi in quelle note e azzardi di credits si potranno reperire molti errori, ma certamente ne rimane invariata l'ossessione dei corpi e dei nomi. Quando enrico seppe di una ras- segna di film tra saggio e poesia solle- citati anche tra gli amici allora giovani critici da un festival amico, con Enzo Ungari e altri pensammo di mandare un nostro film, di cui enrico è il prin- cipale autore nonché il protagonista, pur volendo condividerne la firma con me e Marco. La trama: enrico ritaglia riviste porno cercandone una finta ca- talogazione, io fuori campo leggo e commento la filmografia di Marco per «Filmcritica» correggendone errori e in- sufficiente pornofilia. (s.m.g.g.) 

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