Il cinema della diaspora armena

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In quasi tutti i paesi del mondo esistono comunità armene, spesso fondate dai sopravvissuti al genocidio commesso dal governo dei Giovani Turchi nel 1915-16 nell'Impero Ottomano e perpetrato dallo Stato turco. Mentre la preoccupazione più immediata della prima generazione di emigranti era quella di guadagnarsi da vivere nel nuovo paese e garantire un'istruzione ai propri figli, la seconda e la terza generazione adottarono l'arte come occasione per affrontare la propria identità. Nacque così un “Cinema Armeno Transnazionale”, sviluppatosi principalmente negli anni '80 in Francia, Stati Uniti, Canada e persino in Italia.
110 anni dopo l'inizio del Genocidio, questo piccolo programma vuole far luce sulla diversità e la ricchezza del cinema armeno della diaspora, presentando tre capolavori. Tra questi, un lungometraggio piuttosto trascurato, Mayrig (con Claudia Cardinale), di uno dei registi armeni più famosi e al contempo "segreti", Henri Verneuil, nonché uno dei film del vincitore del Premio Anno Uno Yervant Gianikian che trattano delle sue origini armene e, infine, un prezioso cortometraggio di Jacques Kebadian, che con grande virtuosismo tecnico utilizza materiale di repertorio per illustrare la biografia fittizia di un giovane armeno alla vigilia del genocidio. (Gary Vanisian)

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