Concorso internazionale Cinema sul cinema

Torna il Concorso internazionale Cinema sul cinema (la cui prima edizione, nel 2024, venne vinta da Henry Fonda for President di Alexander Horvath). Quest’anno, nei fitti intrecci tessuti dal nostro programma, ci saranno un documentario su Eric Rohmer (che, per esempio, fu tra i pochissimi critici a scrivere, al tempo, di Två människor di Dreyer, presentato nella sezione Young and Innocent) che si pone domande sul rapporto tra la figura pubblica e quella privata del regista, ma anche un film che ricostruisce la storia (anche quella delle immagini) dell’appena scomparso David Lynch, e quello che conta è che non siano unicamente documentari in senso classico a dare forma al nostro percorso di cura e memoria del cinema: ci sono un lavoro d’archivio che rianima film filippini erotici e li fa commentare da un grande regista “detto” dall’intelligenza artificiale, un attraversamento della storia del cinema brasiliano a opera di un eretico surrealista che dunque fa critica e storia a modo suo della Settima arte, l’eccentrico slancio di un gruppo di studenti ungheresi che ricostruisce - in un film muto fuori dal tempo - un’opera perduta su Dracula antecedente al Nosferatu di Murnau, e due schegge di appunti su cosa significa e a cosa serve la cinefilia e quale sia la casa di un autore che Godard definiva, semplicemente, il cinema. Perché quello che importa, a un festival come il nostro, è rappresentare tramite i film, i modi con cui la Settima arte si può amare e si dovrebbe preservare.
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