14 settembre - Teatro Miela

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15.00 Tecnica mista - Omaggio a Italo Calvino
Il cavaliere inesistente (Italia 1971, 97’) di Pino Zac

Se quest’anno il programma è ampiamente dedicato al rapporto tra Sciascia e il cinema, ci sono due code di precedenti studi sulla relazione tra la settima arte e la scrittura proposti nelle scorse edizioni: dopo il nuovo Orfeo di Villoresi tratto da Dino Buzzati, ritorniamo anche a Italo Calvino, con questo lavoro in tecnica mista (cinema animato + live action) appena restaurato dall’Istituto Luce. Un film da riscoprire (e da far scoprire anche ai bambini): un’opera che rilegge fedelmente Calvino (che lo amò), un medioevo surreale capace di parlare ai giorni nostri, diretto da uno dei fondatori della celeberrima rivista satirica “Il male”.

17.00 Young and Innocent: il cinema interminabile dei cineasti più grandi
Två människor (Due esseri, Svezia 1945, 75’) di Carl Theodor Dreyer, Svezia 1945 (35mm)

Sarà per anni il “film nascosto” di Dreyer, come per Kubrick Fear and Desire. Ufficialmente perché il regista ne era insoddisfatto per gli attori impostigli, ma in realtà perché in pochi altri film un autore si denuda come qui, in una ricerca della madre perduta nella morte (cui Ordet sognerà di ridar vita) e dove una ninnananna italiana (non sottotitolata in Svezia e Danimarca mentre il film restò inedito in Italia) si confida a uno spettatore che non esiste. Ed è un segno del destino che a lungo l'unico critico ad aver visto il film e ad averne scritto fosse, sulla gloriosa “Gazette du cinéma”, il Maurice Schérer/Éric Rohmer che meglio entrerà nella sala da parto di Ordet e che da regista unirà splendidamente Hitchcock, Rossellini e Dreyer.

18.45 Premio Anno Uno a Želimir Žilnik
Rani radovi (Early Works, Jugoslavia 1969, 87’) di Želimir Žilnik - alla presenza dell’autore

Premiato con l’Orso d’Oro dal festival di Berlino che quest’anno ha presentato in anteprima mondiale il nuovo film del regista, è stato, nella gloriosa “onda nera” jugoslava repressa nel 1972, il film più intimamente segnato dal capolavoro di Godard Les carabiniers: un film “non riconciliato” oltre i muri e oltre le ideologie eppur fedele al filosofo di Treviri. Con il corpo incendiario di Milja Vujanović filmato da Karpo Acimović-Godina.

21.00 Premio Anno Uno a Želimir Žilnik
Destinacija_Serbistan (Logbook_Serbistan, Serbia 2015, 95’) di Želimir Žilnik - alla presenza dell’autore

Grazie al costante sostegno della produttrice Sarita Matijević, il regista ha realizzato negli ultimi decenni un corpus dalla forza documentaristica degna di Frederick Wiseman e Wang Bing. Dieci anni fa questo film dolce ma non dolcificante ha delineato un’esplosione geopolitica che da allora a oggi non ha potuto che aggravarsi.

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