17 settembre - Cinema Ariston

14.30
Il cinema della diaspora armena
Uomini, anni, vita di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Italia 1990, 70’ + Arménie 1900 di Jacques Kébadian, Francia 1981, 13’
Gianikian e Ricci Lucchi sono celebri per i film in cui rielaborano con cura i materiali d’archivio. In questo film, Uomini anni vita, il fulcro sono appunto immagini legate all’identità armena: dalle lacrime e dai funerali del 1915 alle immagini del cosiddetto “realismo socialista”. In Arménie 1900 attraverso fotografie, incisioni, disegni e lettere, si crea l’album di famiglia immaginario di un bambino armeno alla vigilia del genocidio del 1915.
16.00 Concorso internazionale - Cinema sul cinema
Relâmpagos de críticas murmúrios de metafísicas di Rodrigo Lima, Julio Bressane, Brasile 2024, 148’
La storia del cinema brasiliano a opera di Lima e del grande Julio Bressan: un mosaico vibrante di 48 opere brasiliane, dal 1898 al 2022, che intreccia epoche e sensibilità. Tra bagliori inattesi e slanci creativi, si rivela un itinerario visivo capace di superare mode e confini. Un omaggio curioso e affettuoso alla settima arte, che riporta in vita atmosfere sopite e intuizioni rare. Imperdibile.
18.45 Young and Innocent: il cinema interminabile dei cineasti più grandi
Juno and the Paycock (Giunone e il pavone) di Alfred Hitchcock, UK 1929, 85'
In quel momento di meraviglie nel passaggio tra muto e sonoro, Hitchcock fa il suo unico outcoming irlandese, anticipando Ford (che girerà nel 1936 The Plough and the Stars) nell'ispirarsi a O'Casey. Hitchcock (come confermeranno Rope e Dial M for Murder) unisce teatro e cinema col rigore di Straub-Huillet, con un sublime svuotarsi di scena. E l'individuo, come poi in North by Northwest e Topaz, è sempre solo di fronte alla storia sociale.
21.00 Una storia semplice? Leonardo Sciascia e il cinema
Il giorno della civetta di Damiano Damiani, Italia 1968, 108’. Con Claudia Cardinale e Franco Nero.
In un piccolo paese della Sicilia, l’ufficiale dei Carabinieri Carlo Bellodi (Franco Nero), ex partigiano, si trova a indagare sull’omicidio di un impresario edile che si era rifiutato di cedere un appalto a una ditta protetta dalla mafia. Ispirandosi al romanzo del 1961, Damiani inaugura il proprio discorso sulla Sicilia e la mafia, che sarà poi centrale nella filmografia del regista friulano.
Uomini, anni, vita di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Italia 1990, 70’ + Arménie 1900 di Jacques Kébadian, Francia 1981, 13’
Gianikian e Ricci Lucchi sono celebri per i film in cui rielaborano con cura i materiali d’archivio. In questo film, Uomini anni vita, il fulcro sono appunto immagini legate all’identità armena: dalle lacrime e dai funerali del 1915 alle immagini del cosiddetto “realismo socialista”. In Arménie 1900 attraverso fotografie, incisioni, disegni e lettere, si crea l’album di famiglia immaginario di un bambino armeno alla vigilia del genocidio del 1915.
16.00 Concorso internazionale - Cinema sul cinema
Relâmpagos de críticas murmúrios de metafísicas di Rodrigo Lima, Julio Bressane, Brasile 2024, 148’
La storia del cinema brasiliano a opera di Lima e del grande Julio Bressan: un mosaico vibrante di 48 opere brasiliane, dal 1898 al 2022, che intreccia epoche e sensibilità. Tra bagliori inattesi e slanci creativi, si rivela un itinerario visivo capace di superare mode e confini. Un omaggio curioso e affettuoso alla settima arte, che riporta in vita atmosfere sopite e intuizioni rare. Imperdibile.
18.45 Young and Innocent: il cinema interminabile dei cineasti più grandi
Juno and the Paycock (Giunone e il pavone) di Alfred Hitchcock, UK 1929, 85'
In quel momento di meraviglie nel passaggio tra muto e sonoro, Hitchcock fa il suo unico outcoming irlandese, anticipando Ford (che girerà nel 1936 The Plough and the Stars) nell'ispirarsi a O'Casey. Hitchcock (come confermeranno Rope e Dial M for Murder) unisce teatro e cinema col rigore di Straub-Huillet, con un sublime svuotarsi di scena. E l'individuo, come poi in North by Northwest e Topaz, è sempre solo di fronte alla storia sociale.
21.00 Una storia semplice? Leonardo Sciascia e il cinema
Il giorno della civetta di Damiano Damiani, Italia 1968, 108’. Con Claudia Cardinale e Franco Nero.
In un piccolo paese della Sicilia, l’ufficiale dei Carabinieri Carlo Bellodi (Franco Nero), ex partigiano, si trova a indagare sull’omicidio di un impresario edile che si era rifiutato di cedere un appalto a una ditta protetta dalla mafia. Ispirandosi al romanzo del 1961, Damiani inaugura il proprio discorso sulla Sicilia e la mafia, che sarà poi centrale nella filmografia del regista friulano.
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