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Alla
conferenza stampa della XII edizione dei 1000(o)cchi
- Festival internazionale del cinema e delle arti,
il direttore Sergio M. Germani e il critico Olaf Möller
hanno presentato le anticipazioni del programma 2013, sottolineando
in particolare la personale dedicata a Gianni
Da Campo e
l'omaggio al collezionista coneglianese Attilio
Cappai. Presenti
anche Franco
Miracco,
assessore alla Cultura del Comune di Trieste, e Roberta
Torlao,
assessore alle Politiche Giovanili della Provincia di Trieste, i
quali hanno rinnovato al sostegno al festival, elogiandolo per la sua
eccezionalità nel contesto delle iniziative culturali locali e
nazionali. Il festival si terrà dal 13 al 17 settembre al Teatro
Miela di Trieste, con un'anticipazione al Cinema Trevi-Cineteca
Nazionale di Roma il 10 e l'11 settembre.
È ora
consultabile e disponibile per il download il programma completo
della dodicesima edizione di I
1000(o)cchi - Festival
internazionale del cinema e delle arti, dal 13 al 17 settembre al
Teatro Miela di Trieste, con un'anteprima al Cinema Trevi -
Cineteca Nazionale di Roma il 10 e l'11 settembre.
Inizia
quest'oggi l'anteprima romana della XII edizione di I MILLE OCCHI,
che si terrà il 10 e l'11 settembre 2013 al Cinema
Trevi - Cineteca Nazionale di Roma. Per
la quarta volta ospiti al Cinema Trevi e di nuovo in partnership con
la Cineteca Nazionale, il maggiore archivio italiano, I 1000(o)occhi
proporranno in questi due giorni visioni sorprendenti e incontri
preziosi. Il festival proseguirà il percorso curato da Olaf
Möller
nella storia segreta del cinema tedesco, con due rari film di Rolf
Olsen
e Aleksander
Ford,
soffermandosi poi sul cinema di Valerio Zurlini, su cui I MILLE OCCHI
torna a distanza di un anno dalla retrospettiva integrale, e sull'opera di Maurice
Cloche,
tra i protagonisti della prossima edizione, e di Ugo
Liberatore,
sceneggiatore e regista scomparso quest'anno.
I
1000(o)cchi - Festival
internazionale del cinema e delle arti è
lieto di introdurre la XII edizione del festival con la
preinaugurazione della mostra
fotografica Cinegrafie
di Roberto Caielli,
prevista per domani, giovedì
12 settembre alle
ore 19.00, presso
lo Studio Tommaseo.
La mostra è organizzata in collaborazione con Trieste
contemporanea
e resterà aperta, a ingresso libero, dal 12 al 18 settembre, dalle
ore 17 alle 20.
La
XII edizione del "1000(o)cchi - Festival internazionale del
cinema e delle arti" si tiene quest'anno al Teatro Miela di
Trieste, dal 13 al 17 settembre. Nella serata inaugurale, venerdì 13
alle ore 21, il capolavoro evangelico di Pasolini viene proiettato
alla presenza dell'attore Enrique
Irazoqui e
di
Padre Virgilio Fantuzzi.
Nel pomeriggio dello stesso giorno si apre invece la retrospettiva
sulla Collezione
Cappai,
con Voglio
vivere così! di
Mario
Mattòli,
e la personale dell'anno su Gianni
Da Campo,
del quale si propongono alle ore 17.45 Pagine
chiuse e
il corto I
parenti.
Enrique Irazoqui,
l'indimenticato protagonista de Il Vangelo secondo Matteo
di Pasolini, sarà una delle presenze d'eccezione del
prossimo "I 1000(o)cchi -
Festival internazionale del cinema e delle arti". Venerdì 13, alle ore 21, l'attore catalano introdurrà infatti il film alla presenza di Padre Virgilio Fantuzzi, amico di Pasolini, critico cinematografico e tra i massimi studiosi dei rapporti tra cinema e religione. L'evento
è realizzato con la collaborazione del Centro Studi Pier
Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, di cui
Irazoqui era stato ospite nei mesi scorsi, manifestando al direttore
dei 1000(o)cchi il desiderio di conoscere anche la città del suo
amato Italo Svevo.
Inizia
tra poche ore la dodicesima edizione di I
MILLE OCCHI:
l'appuntamento
per il brindisi inaugurale sarà stasera alle ore 20 al Teatro Miela,
che ospiterà il festival dal 13 al 17 settembre. Seguirà alle ore
21 Il vangelo secondo Matteo,
proiettato alla presenza dell'attore Enrique
Irazoqui
e di Padre Virgilio
Fantuzzi,
amico di Pasolini e tra i massimi studiosi dei rapporti tra cinema e
religione. Ma altre proiezioni cominciano già dal pomeriggio
con la retrospettiva sulla Collezione
Cappai,
alle ore 16 con Voglio
vivere così!
di Mario Mattòli,
e più tardi con la personale dell'anno su Gianni
Da Campo,
del quale si propongono alle ore 17.45 Pagine
chiuse e
il corto I parenti.
Secondo
giorno di proiezioni per la dodicesima edizione di I
MILLE OCCHI: dopo la serata inaugurale di ieri che ha visto l'ospite
d'eccezione Enrique
Irazoqui,
attore protagonista di Il
vangelo secondo Matteo,
il festival continua sin dalla mattina con film a
tema religioso che rinviano agli omaggi del giorno a Valerio
Zurlini, di cui si vedrà Cronaca
familiare,
e al veneziano Gianni
Da Campo, che nel pomeriggio presenterà il suo La
ragazza di passaggio. Tra le altre figure ricordate oggi da I MILLE OCCHI, anche Stanlio e Ollio, Roberto Rossellini e lo scrittore Ignazio Silone. In serata, il raro Seduto
alla sua destra
di Zurlini verrà presentato da Emiliano
Morreale,
neoconservatore della Cineteca
Nazionale.
A seguire, Il
sapore del grano,
l'ultimo lungometraggio di Da Campo.
Si
è inaugurata ieri sera la XII edizione di I
MILLE OCCHI - Festival internazionale del cinema e delle arti, con
il brindisi d'inizio alle ore 20 e la proiezione di Il
vangelo secondo Matteoalle
ore 21. Il capolavoro evangelico di Pier
Paolo Pasolini
è stato introdotto alla presenza dell'attore protagonista Enrique
Irazoqui,
che ha raccontato diverse aneddoti sul suo incontro rivelatorio con
Pasolini e sulle riprese del film a Matera. Sono intervenuti nella
serata anche il critico gesuita Padre
Virgilio Fantuzzi,
amico del cineasta friuliano,e
Angela
Felice,
direttrice di Centro
Studi Pasolini di Casarsa della Delizia.
Il festival prosegue con
lo speciale appuntamento serale titolato "L'infinito"
con
i
cortometraggi più sorprendenti del cinema italiano,
curata e introdotta da Sergio
Toffetti. Imperdibili anche i due peplum girati da Antonio
Leonviola negli
stabilimenti triestini di Bruno
Ceria, tra
la Fiera
di Montebello
e le grotte
di Postumia.
Sono Taur
il re della forza bruta e
Le
gladiatrici:
quest'ultima
pellicola verrà curiosamente ripresa dal cineasta e filosofo
francese Guy
Debord nel
primo progetto di montaggio del suo epocale La
società dello spettacolo.