I CORTI INEDITI DI ANTONIONI

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INTERVISTA A SERGIO M. GERMANI DI LUCA SALVI SUL «GIORNO»

Milano, 27 agosto 2014 -Tutto è nato da un annuncio su eBayI due spot inediti di Michelangelo Antonioni, dedicati al nascituro quotidiano «Il Giorno» - e dimenticati persino dagli studiosi del regista ferrarese - erano stati messi in vendita all'asta sul più grande mercato online del mondo per non più di 200 euro. La più importante scoperta della filmografia antonioniana (e non solo) degli ultimi anni valeva quanto due abbonamenti annuali al cinema. A rivelarlo è Livio Jacob, presidente della Cineteca del Friuli: «Per l'acqusizione - spiega - abbiamo investito tra i 100 e i 200 euro». Ma, a raccontare nei dettagli la storia del ritrovamento è Sergio Germani, direttore del Festival Mille Occhi di Triesteprossimo a riproiettare, 58 anni dopo, i due film pubblicitari. 

Germani, come si è messo alla ricerca degli spot perduti? 
«Grazie alla segnalazione di Armando Giuffrida, un cultore di cinema, su un collezionista di Roma che aveva messo in vendita i due film su eBay. L'offerta era scaduta senza che nessuno se ne fosse accorto». 
E poi? 
«Ho avvertito la Cineteca del Friuli, di cui sono consulente. Pur facendo parte di una regione, per così dire, periferica, è una delle 5 cineteche italiane compresa nella Federazione internazionale degli archivi filmici ed è molto attenta alle rarità del cinema italiano. Contattato il venditore ed esaminate le copie, in buone condizioni, siamo subito partiti con una proposta. E abbiamo acquisito i due spot». 
Ne conosceva l'esistenza? 
«Nessuno ne ha scritto. Niente recensioni perché erano spot. E uscirono solo nei cinema, non sul Carosello anche perché uno dei due è a colori. Unico documento recuperato, i visti di approvazione della censura. Anche i corti pubblicitari dovevano passarci». 
Perché «Il Giorno», secondo lei? 
«Era un giornale innovativo, con firme prestigiose, tra cui uno dei maggiori critici italiani per il cinema, Pietro Bianchi. Ed era all'avanguardia anche sul versante pubblicitario, visto che aveva deciso di puntare su Antonioni che aveva realizzato film di successo ma non era ancora considerato un maestro. E non mi risultano spot di altri giornali in quegli anni». 
Si vede il tocco di Antonioni? 
«Nei due spot si avverte la sua capacità di percepire e rappresentare la realtà economica del nostro Paese, come poi in una serie di corti girati per la Snia Viscosa, in possesso della Cineteca, o nei capolavori come "Deserto rosso". I due spot sono un "unicum" nella produzione del regista anche per un altro motivo». 
Quale? 
«"Notizie per tutti", che alternano immagini di fatti storici e di personaggi del cinema è l'unico film di montaggio di Antonioni. "Il giornale conteso", la sua unica commedia. Il maestro dell'incomunicabilità aveva anche un forte senso dell'umorismo. E nel secondo corto l'incomunicabilità viene in qualche modo giocata con il nuovo quotidiano letto di nascosto, su una panchina».  
Quale valore attribuisce ai due spot? 
«Economicamente, sarà il mercato dei circuiti a stabilirlo. Artisticamente, mettono già in evidenza tratti delle opere maggiori». 
Quando si potranno vedere? 
«Il 13 settembre, ore 20.30, al Festival Mille Occhi, con l'introduzione di Enrico Ghezzi. E in una data ancora da precisare nel programma "Fuori Orario" su RaiTre». 

 


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