2018

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Domenica 16 settembre

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Domenica 16 prosegue l'omaggio al regista giuliano Franco Giraldi. Alle ore 9.30 sarà programmata la versione integrale della miniserie televisiva Il corsaro, tratta da Joseph Conrad. A seguire, alle 14.30, proiezione della copia originale 16mm di Un anno di scuola, presentato dalla Sede RAI Regionale del Friuli Venezia Giulia. Il film, tratto da Giani Stuparich, racconta la Trieste di inizio Novecento, nei giorni immediatamente precedenti la Prima guerra mondiale.

Alle 16.45, alla presenza dell'attrice francese Valérie Jeannet, sarà presentato per la prima volta in Italia il film Gloria del 1977, ultima opera di Claude Autant-Lara, discusso regista già omaggiato in passato dal festival. Alle 19.00 prosegue il percorso Castelli di sabbia, con i film di Enrico Verra (Scemi di guerra), Lazar Stojanović (Skorpioni) e Jean-Luc Godard (Dans le noir du temps).

Un anno di scuola

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Ore 14.30

Premio Anno uno. Franco Giraldi, un maestro del cinema europeo dietro l'angolo

Un anno di scuola Franco Giraldi, 1977, 120'.

presentato dalla/introduced by Sede Regionale RAI

Il racconto, uscito la prima volta nel 1929, narra la storia di una ragazza, Edda Marty, che entra (unica donna) a far parte di una classe maschile, per frequentare l'ultimo anno di liceo classico, 8°ginnasio, a Trieste. Edda è una ragazza ribelle, libera ed anticonformista, in contrasto con il suo ambiente familiare provinciale e un po' gretto... Nel film diretto da Franco Giraldi la storia è ambientata nel 1913, mentre il racconto si svolge nel 1910, quando a Trieste l'iscrizione alla scuola pubblica viene aperta anche alle ragazze.

«Ho letto Un anno di scuola finito il liceo, prima di venire a Roma. Da quel momento ho sempre avuto il pensiero di vederlo trasposto sullo schermo. Nel 1976, finito Il lungo viaggio, che era stata un'impresa faticosissima ma felice, la RAI accettò le mie pressioni, condivise totalmente da Tullio Kezich, per realizzare un adattamento del romanzo di Stuparich.

Gloria

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Ore 16.45

Autant qu'était Lara. Presenze di donna in un cineasta furioso, I

Gloria Claude Autant-Lara, 1977, 115', anteprima italiana.
alla presenza di/with Valérie Jeannet e/and Jean-Pierre Bleys

«Gloria, l'ultimo film di Autant-Lara, è così ben costruito che ci si rende conto della struttura solo a posteriori. L'artificio che nasce dal flashback fa infatti corpo unico con la storia, e pur essendo stato impiegato più volte, non provoca quelle spiacevoli distrazioni che affliggono anche alcuni dei migliori film raccontati tramite flashback. Gloria racconta una storia che avrebbe potuto essere filmata da Mizoguchi o dal John Ford di Sentieri selvaggi: un ragazzo orfano, cresciuto dal nonno (si tratta di fatto di un figlio illegittimo), viene al- lontanato dalla Francia al momento della dichiarazione di guerra del 1914. Viene così separato anche dalla picco- la compagna che sua madre, attrice di teatro, invia in una pensione in Svizzera, dove le saranno nascoste tutte le lettere inviate ragazzo. Dopo la guerra, Jacques, diventato ormai un giovane uomo e accompagnato dalla fidanzata americana che sta per sposare, ritrova la giovane compagna della sua infanzia, che adesso danza La Mort du cygne di Saint-Saëns in un teatro di varietà, sotto i fischi del pubblico. [...] 

Castelli di sabbia, II. L’ultimo ponte (Nikad više)

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Ore 19.00

Scemi di guerra. La follia nelle trincee Enrico Verra, 2008, 48'.

FiIlmati d'archivio tracciano la realtà della vita dei soldati in trincea durante la Grande Guerra, che spesso ha avuto gravi conseguenze sulla loro personalità. I problemi psichici dovevano essere risolti in tempi brevi per poter tornare di nuovo al fronte oppure i soldati veni- vano internati nei manicomi e chiamati "scemi di guerra". «Cara mi hanno tra- sferito da poco nel reparto degli scemi, se non torno al posto dove ero prima sono un uomo finito, ti prego aiutami» (dal film).

 

Škorpioni - spomenar Lazar Stojanović, 2007, 52', anteprima italiana.

Il film ha integrato una parte del mate- riale d'archivio, acquisito dal Centro per il diritto umanitario (FHP), sul crimine commesso da Škorpioni (l'unità para- militare serba che ha operato in vari territori durante la guerra jugoslava) a Trnovo..

Dans le noir du temps Jean-Luc Godard, 2002, 11'.

L'episodio Dans le noir du temps fa parte del film collettivo Ten Minutes Older: The Cello, come riflessione sul tema del passaggio del tempo verso il nuovo millennio. È uno studio sul tempo e sugli ultimi momenti di gioventù, gloria, pensiero, memoria, amore, silenzio, eternità, paura e cinema.

Loving Valeria

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Ore 21.30

Tutti i colori dell'amore. Eckhart Schmidt e l'Italia come seduzione femminile

Loving Valeria Eckhart Schmidt, 2017, 97', anteprima internazionale.

alla presenza di/with Eckhart Schmidt, Valeria Pellegrini, Marilina Marino, Sara Marrone, Cecilia Saracino

Mentre cerca la ragazza dei suoi sogni nella Città Eterna, il protagonista incrocia molte strade e molte donne...

È un film sull'abbandono del paradiso per chiedersi come sarebbe sognare di amare una donna, così vicino e al tempo stesso così lontana. Il film attraversa tutte le emozioni: la poesia, il gioco con le Grazie classiche e l'addio per il mondo dell'oscurità. Ci sono molte delle cose che ho fatto a Roma: fotografare un libro di poesia e filmare la poesia in pubblico... Tutte le attrici sono parte di questo progetto. (E.S.) 

L'immorale

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Ore 23.30

 

Un certo anno. 68 tra 67 e 69

L'immorale Pietro Germi, 1966, 100'.

Sergio Masini, un violinista, sarà presto padre del suo sesto figlio avuto dalla sua seconda amante, Marisa. Alquanto nervoso, non lascia la clinica tranne che per guidare Giulia, la sua legittima moglie, insieme ai suoi figli legittimi alla stazione mentre partono per una vacanza al mare. Non appena il treno esce dalla stazione, si precipita in una cabina telefonica per chiamare come sta Adele, l'altra sua amante. Troppo per un singolo uomo da sopportare.

«Sulla "o" del titolo L'immorale (in nero su sfondo bianco come ne Il cammino della speranza e Il ferroviere) è tracciata un'aureola. Il film doveva in un primo tempo intitolarsi Il santo. Sergio Masini (Ugo Tognazzi) ha davvero qualcosa di un santo laico dei nostri tempi. Germi non è tentato dalla religione ufficiale. [...]

Adriano Aprà, Per una revisione di Germi, in Lin

Il lunedì dei Mille Occhi

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Il programma di lunedì 17 settembre inizia alle 9.30 con La valle dei forti, western smaliziato e autoparodico diretto da Allan Dwan, uno dei grandi pionieri di Hollywood. A seguire presentazione del volume dedicato al regista Claude Autant-Lara (alla presenza dell'attriceValérie Jeannet) e collegamento con il regista e scrittore Marc Scialom, già più volte ospite del festival.

Nel pomeriggio, alle 14.30, incontro con il regista Fabrizio Ferraro e proiezione del suo film Les Unwanted de Europa, liberamente ispirato ai testi e alla figura di Walter Benjamin. Alle 16.30 prosegue l'omaggio al regista giuliano Franco Giraldi, con proiezione di La rosa rossa, primo capitolo di una trilogia che ha raccontato Trieste e la Dalmazia sullo sfondo del Novecento.

 

Alle ore 17.00, presso la sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich, si svolge in parallelo il convegno "La guerra della follia" dedicato alla guerra nell'ex Jugoslavia. Saranno presenti Diana Nenadić Mirko Klarin, Franco Rotelli e Nataša Kandić, candidata al premio Nobel per la pace.

La valle dei forti

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LUNEDÌ 17 SETTEMBRE

Ore 9.30

 

Fiori nel fango. Gemme Universal e Republic

La valle dei forti Allan Dwan, 1940, 75'.

Un detective scopre che un'organizzazione privata di poliziotti fa il doppio gioco

e non disdegna il denaro dei malviventi. A rischio della propria vita, manderà in galera il loro capo.

«All'inizio il film doveva essere un western melodrammatico, scritto molto seriamente. Andai in esterni con tutta la troupe, su in montagna, e non avevo ancora girato tre scene quando mi resi conto che in realtà la storia non era un granché, perché le situazioni erano ridicole, non serie. Così fermai la troupe e la riportai indietro agli studios: per la Universal fu uno shock. Gli dissi: "Francamente, così non può funzionare. Dobbiamo cambiarlo, perché se avete intenzione di girarlo così, io il film non lo faccio"

Presentazione volumi Autant-Lara e Marc Scialom

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Ore 11.00 RIDOTTO MIELA

 

Autant qu'était Lara. Presenze di donna in un cineasta furioso, I + Convergenze parallele. Come quando perché

Presentazione del volume su Autant-Lara con l'autore Jean-Pierre Bleys, e la partecipazione di Valérie Jeannet e Maurizio Cabona / Introduction to the volume about Autant-Lara with the author Jean-Pierre Bleys, with the participation of Valérie Jeannet and Maurizio Cabona

Presentazione del volume di Marc Scialom con l'autore, e con un'anticipazione del volume su René Vautier / Introduction to the volume by Marc Scialom with the author, featuring a preview on the volume about René Vautier

Les Unwanted de Europa

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Ore 14.30

Chiedo la parola. Può il cinema italiano ridiventare giovane?

Les Unwanted de Europa Fabrizio Ferraro, 2018, 100' alla presenza di/with Fabrizio Ferraro e del produttore/and the producer Marcello Fagiani

Regia, sceneggiatura: Fabrizio Ferraro; interpreti: Euplemio Macrì, Catarina Wallenstein; produzione: Boudu/Eddie Saeta; origine: Italia/Spagna, 2017; formato: video, col.; durata: 100'. Copia DCP da autore.

 

Il film ripercorre le vicende di un sentiero sui Pirenei, che ha visto transitare da un senso all'altro migliaia di persone e rifugiati, in fuga dai fascismi diffusi nel cuore dell'Europa del secolo scorso. Catalani e miliziani internazionalisti in fuga dal franchismo prima, ebrei, comunisti e dissidenti del nazismo poco tempo dopo. Il noto filosofo Walter Benjamin fu uno di questi.  

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