Anton Germano Rossi su Film Tv

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Roma, 1933. Al teatro Barberini va in scena la compagnia Za-Bum di Mattoli, con mattatori De Sica e Melnati. Rappresentano L'amore fa fare questo e altro del dirompente Achille Campanile, una commedia grottesca che già alla prima milanese, insieme allo sdegno della critica, aveva richiesto l'intervento dei carabinieri per contenere gli spettatori più ostili. Di come andò quella sera a Roma ne avrebbe invece scritto una delle più fertili riviste umoristiche del tempo, il "Marc'Aurelio", fucina creativa di molti dei futuri talenti del cinema italiano (da Steno a Metz, da Zavattini a Fellini). Il cronista non si preoccupa dei fischi e degli strilli di chi, a suo dire, doveva avere «un cervello ravvolto dalle soffici bende del "carino", del convenuto, del banale». No, rimane sconvolto dalla reazione atterrita degli attori. «De Sica e Melnati - scrive - si sono impressionati. Terrorizzati dall'idea di perdere il cioccolatino degli applausini con il quale il pubblico dei varietà li vizia da anni, hanno tentennato, sono impalliditi, hanno ripudiato autore e commedia, sono fuggiti, e sono ri[1]comparsi alla ribalta con un altro lavoro». Il pezzo s'avventa su De Sica, ritraendolo «pallido, curvo, ridere verde», supplicante il per...(PDF allegato)

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A.G.Rossi (Film Tv, 2 maggio 2022) (1).pdf41.29 KB

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