Autant-Lara Claude

Francia, 1901-2000

Prese parte al movimento d’avanguardia. Debuttò nel cinema come scenografo, per Nana (1926) di Renoir. Regista dal 1928, palesò subito inclinazioni romantico-letterario-naturalistiche. Raggiunse un successo di misura mondiale riducendo il romanzo di Raymond Radiguet Le Diable au corps (1947), cui conferì inflessioni sentimentali estranee al testo originale ma singolarmente ispirate. Talento versatile, Autant-Lara portò sullo schermo, assai abilmente, la pochade di Feydeau Occupe-toi d’Amélie (1949), cui seguirono Le Blé en herbe, 1954, dal romanzo di Colette, Le Rouge et le Noir (1954), dal romanzo di Stendhal; la satira antinazista La Traversée de Paris (1956). Nel 1960, in Jugoslavia, girò Tu ne tueras point, un film a favore dell’obiezione di coscienza che fu proibito in Francia e per qualche tempo in Italia, dove fu proibito anche Le Journal d’une femme en blanc, che tratta il problema degli aborti clandestini. Per la televisione girò nel 1972 Lucien Leuwen tratto ancora una volta da Stendhal. Ultimo scandalo tra i molti provocati da Claude Autant-Lara è stata l’adesione al partito di Le Pen e lo spostamento a destra.  

Took part in the avant-garde movement. Made his film debut as a set designer for Renoir’s Nana (1926). Becoming a director in 1928, he immediately revealed a fondness for romanticism, naturalism, and literature. He achieved worldwide success with his adaptation of Raymond Radiguet’ Le Diable au corps (1947), to which he added a sentimental inflection, absent in the original text but uniquely inspired. A man of versatile talent, Autant-Lara brought to the screen, quite skillfully, Feydeau’s light comedy Occupe-toi d’Amélie (1949); followed by Le Blé en herbe, 1954, based on Colette’s novel; Le Rouge et le Noir (1954), from the novel by Stendhal; and the anti-Nazi satire La Traversée de Paris (1956). In 1960, in Yugoslavia, he filmed Tu ne tueras point, a film in support of conscientious objection, banned in France and for several years in Italy, where Le Journal d’une femme en blanc, a film about illegal abortions, was also banned. In 1972, he filmed the TV mini-series Lucien Leuwen, again adapted from Stendhal. The last of many scandals surrounding Claude Autant-Lara involved his support for Le Pen and the politics of the far right.