Accidenti alle tasse!!

Regista - Director: 
Anno - Year: 
1951
Soggetto, sceneggiatura - story, screenwriters: Steno, Mario Monicelli, M. Mattoli; fotografia - cinematography: Tonino Delli Colli; montaggio - editing: Giuliana Attenni; scenografia - set design: Alberto Boccianti; musica - music: ArmandoFragna; interpreti - cast: Riccardo Billi, Mario Riva, Dorian Gray, Aroldo Tieri, Silvana Jachino, Gianni Cavalieri, Gisella Sofio, Pina Renzi, Alberto Sorrentino, Guglielmo Barnabò, Enzo Garinei, Guglielmo Inglese; produzione - production: Carlo Ponti e Dino De Laurentiis per ENIC; origine - origin: Italia,1951; formato - format: 35mm, b/n; durata - length: 99'.
Copia DVD (da 35mm) da collezione privata.

Estratto della trama riportata sulla revisione cinematografica preventiva, 12 giugno 1951: «Gaetano Pellecchia, agente delle tasse, sta arrancando faticosamente sul pendio di un colle. I contadini di una ricca fattoria, appena lo scorgono di lontano, si affrettano a celare il pollame nel pozzo e a mimetizzare con telai, già costruiti, le macchine agricole, il grosso bestiame e ogni segno di benessere. Per di più gli inviano incontro Romolo, una sorta di amministratore e di factotum, il quale, facendosi passare come suo antico compagno di scuola e come autore di un suo lontano salvataggio nel Tevere, riesce a convincere il buon Gaetano che c'è ben poco da tassare in quella zona squallida e povera. I due si lasciano con l'intesa che, domani, Romolo scenderà in città per stabilire un giusto concordato. Ma Gaetano, ritornato in sede, deve subire l'ira pungente del suo capo ufficio che, rilevando come la morosità dei contribuenti sia in continuo aumento dal 1945, licenzia il povero Gaetano. Un'unica possibilità gli è stata data per poter essere riassunto in servizio ed è quella di riuscire ad accertare, entro un mese, la consistenza patrimoniale del conte Boracciolo, che fino a questo momento nessuno è riuscito a stabilire».

«Il film, più che mai di attualità, deve avere per il titolo la simpatia anticipata degli spettatori (e del sottoscritto compreso!). Con una tale buona disposizione è facile capire su quale terreno fertile cadano i lazzi e le freddure di Billi e Riva, due assi del loro genere, completati dal solito Tieri. Si aggiungano a questo le grazie di Gisella Sofio e di Silvana Iachino e il quadro sarà completo. Il film che attinge dalla rivista e dalla farsa pur senza eccellere nell'uno e nell'altro campo, si sostiene per il dinamismo delle trovate».

F.C., «La Sicilia», 7 ottobre 1951

 


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