Rivalta Giorgio [Giorgio Venturini]

(Firenze, 11 marzo 1908 - Roma, 15 marzo 1984)
S'interessa fin da giovane di teatro, sia in veste di regista che di autore (La storia del soldatino piccino picciò), ma soprattutto organizzando grandi eventi e manifestazioni varie, fra cui la sezione fiorentina del teatro universitario fascista. La sua carriera raggiunge paradossalmente il culmine durante il periodo della Repubblica di Salò, in cui coordina molte delle attività legate a cinema e teatro. Dopo la Liberazione, per quanto compromesso politicamente, intraprende una nuova attività di produttore cinematografico, lavorando prima a Milano presso gli stabilimenti ICET e poi, in proprio, alla FERT di Torino. Si tratta di produzioni commerciali a basso budget, legate soprattutto a generi come il melodramma e il cappa e spada, che mantengono però un certo livello qualitativo, grazie innanzitutto alla presenza di registi capaci come Vittorio Cottafavi, Fernando Cerchio e Gianni Vernuccio. L'insuccesso dispendioso de La vedova X (1955), diretto dall'americano Lewis Milestone, incide però negativamente sull'attività di Venturini, che ben presto deve ridimensionare le proprie ambizioni. Negli anni '60 e '70 le sue produzioni si fanno sempre più sporadiche e meno curate, finché nel 1983 non chiude definitivamente la carriera con un film di Nando Cicero, Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento.

 

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