Good Sam

Regista - Director: 
Anno - Year: 
1948

Sceneggiatura - Screenwriter: Ken Englund (da un racconto di Leo McCarey e John D. Klorer)
Fotografia - Cinematography:
George Barnes
Montaggio - Editing:
James C. McKay
Suono - Sound:
John L. Cass
Musica - Music:
Robert Emmett Dolan
Scenografia - Set Design:
Darrell Silvera, Jacque Mapes
Costumi - Costumes:
William Travilla
Interpreti
- Cast: Gary Cooper, Ann Sheridan, Ray Collins, Edmund Lowe, Joan Lorring, Clinton Sundberg, Minerva Urecal, Louise Beavers, Dick Ross
Produzione - Production:
RKO, Rainbow Pictures
Formato - Format:
35mm, b/n
Durata - Length:
113'
Origine - Origin:
USA, 1948

Samuel R. Clayton, sposato e padre di due figli, è afflitto da un vizio spaventoso: è buono, generoso e caritatevole. Ama il suo prossimo più di se stesso e non può fare a meno d'aiutarlo, sia esso un vicino di casa o un perfetto sconosciuto. La casa dei Clayton quindi è continuamente invasa dai destinatari della generosità di Sam. Claude, il fratello della moglie Lulu, ferito in guerra, passa il tempo da loro senza far niente; una giovane collega di Sam, che aveva tentato il suicidio dopo essere stata lasciata dal compagno, trova rifugio dai Clayton. Quando Lulu non ne può più, ha come sola soluzione di confidarsi al pastore della parrocchia. «Suo marito beve? No. Gioca? No. Ama un'altra donna? Ama l'intera umanità!» Per lei l'ultima goccia sarà scoprire che il marito ha prestato ad una giovane coppia in attesa di un bambino il denaro che lei aveva destinato alla casa dei sogni che aveva finalmente trovato. Ma quando sarà Sam ad aver bisogno di un prestito, in seguito ad una rapina, riceverà un rifiuto dopo l'altro, e finirà ad ubriacarsi in un bar. Ma, alla fine, chi semina, raccoglie, e la generosità viene sempre ricompensata...
Good Sam è insieme una parabola morale e religiosa, una commedia di personaggi e in parte un'autobiografia: senza nascondere che la famiglia di Sam sfiora continuamente il disastro a causa della sua generosità illimitata, McCarey preferisce insistere sull'aspetto strampalato e piacevolissimo del suo personaggio. McCarey ha formato la sua vis comica nel burlesque dell'epoca del muto, come dimostrano la costruzione delle gag e il talento per la caricatura, e il personaggio di Cooper rivela una grande autoironia da parte del regista, che mette in Sam non poco di se stesso. Quest'espressione comica di una visione cristiana del mondo resta unica nella storia del cinema.

 

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