Going My Way

Sceneggiatura - Screenwriters: Frank R. Butler, Frank Cavett (da un racconto di Leo McCarey)
Fotografia - Cinematography: Lionel Lindon
Montaggio - Editing: LeRoy Stone
Musica - Music: Robert Emmett Dolan, Jimmy Van Heusen
Scenografia - Set Design: Gene Merritt, John Cope
Costumi - Costumes: Edith Head
Interpreti - Cast: Bing Crosby, Rise Stevens, Barry Fitzgerald, Frank McHugh, James Brown, Gene Lockhart, Jean Heather, William Frawley
Produzione - Production: PAR (Leo McCarey)
Formato - Format: 35mm, b/n
Durata - Length: 125'
Origine - Origin: USA, 1943

Padre O'Malley viene incaricato di assistere padre Fitzgibbon alla parrocchia di St. Dominic a New York: la chiesa ha molti debiti ed è stata ipotecata. L'aspetto sportivo e moderno di O'Malley, un tempo cantante e pianista, all'inizio lo mettono in contrasto con Fitzgibbon, un anziano prete testardo che poco a poco però si dovrà ricredere: O'Malley infatti, organizza un coro composto dai ragazzi di una gang, accoglie una giovane cantante scappata di casa, vende una canzone i cui diritti permetteranno di risolvere i problemi della parrocchia... ma soprattutto, lui e Fitzgibbon diventeranno amici...
Immerso in diversi generi musicali, Going My Way, oltre ad essersi conquistato 7 oscar, è forse il capolavoro di McCarey. Il soggetto, l'ambientazione, i personaggi, ogni singola inquadratura, il ritmo del film e la sua costruzione, basata su un seguito di digressioni e tranquille parentesi, tutto è armonico, completo, perfetto. Ogni personaggio subisce una metamorfosi verso una versione migliore di se stesso, a suggerire che ognuno ha in mano il proprio destino e, grazie all'attenzione verso gli altri, trasforma se stesso, trasformando al tempo stesso anche gli altri. Quest'idea brilla dal punto di vista formale, e utilizza sapientemente umorismo ed emozione, creando così un cinema del fascino assoluto, basato su un'alchimia di buoni sentimenti che solo McCarey, tra i registi, sembra aver saputo esprimere fino in fondo.