Una grande ombra

Regista - Director: 
Anno - Year: 
1957
Soggetto - story: da un’idea di Piero Costa; sceneggiatura - screenwriters: Mario Guerra, Guido Pillon, Luigi Tupini, Marco Albani, Aldo Nicolaj; fotografia - cinematography: Oberdan Trojani; montaggio - editing: Mariano Arditi; musica - music: Valentino Bucchi; interpreti - cast: Massimo Serato, Mara Berni, Scilla Vannucci, Maria Luisa Rolando, Franco Balducci, Amleto Adami, Maria Casoni, Enzo Drago, Pia Colonnello, Adelaide Mariotti, Umberto Tosello; pro­duzione - production: Produzione Internazionale Artisti Associati; origine - origin: Italia, 1957; for­­mato - format: 35mm, b/n; durata - length: 95’.
Copia 35mm della Cineteca del Friuli.

Il film, realizzato come produzione indi­­pendente padovana e distribuito attra­verso il circuito dei noleggiatori regionali, uscì nelle sale di Roma nel giugno 1958 senza suscitare il minimo interesse della critica: «Claudio Gora è un regista che altra volta ha rivelato intuito e qualità. Dispiace perciò che egli si getti con sempre maggiore foga nelle braccia dei romanzetti per signorine. Qui siamo di fronte ad una storia am­bientata in quelle grandi metropoli del piacere che sono Padova e Venezia. Un giovane motonauta è diviso tra l’interesse per una ereditiera e l’attrazione per una te­lefonista povera. È la solita storia, in­somma, e non si vedono molte ragioni per doverla raccontare di nuovo né per sentirsela raccontare con la stanchezza e l’ovvietà con cui la racconta Gora» (Tommaso Chiaretti, «L’Unità», 15 giugno 1958).

In una sinergia tra archivi pubblici e privati, maggiori e minori esistenti in Italia si può vivaddio riunire tutta l’opera da regista di Claudio Gora, cineasta sfuggente i cui due primi film sono ormai dei classici postneorealisti ma le cui realizzazioni successive spiazzano ogni volta. Tra il 1956 e il 1957 egli realizza due film che ben convergono con L’om­bra di Bianchi, e non solo perché i giochi dei titoli ci divertono e non sono una pista irrilevante: se Tormento d’amo­re ripropone come protagonista Marta Toren, questo La grande ombra rende metafisica Mara Berni, corpo tridimensionale di Il moralista di Bianchi e di molteplici commedie. Grandi ombre di un grande cinema.... (s.g.g.)

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