Il moralista

Regista - Director: 
Anno - Year: 
1959
Soggetto - story: Ettore Margadonna, Luciana Corda; sceneggiatura - screenwriters: E. Margadonna, L. Corda, Rodolfo Sonego, Vincenzo Talarico, Oreste Bian­coli; fotografia - cinematography: Alvaro Mancori; montaggio - editing: Paul Cayatte; scenografia - set design: Piero Filippone; musica - music: Carlo Savina; interpreti - cast: Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Maria Perschy, Franco Fabrizi, Franca Valeri, Christiane Nielsen, Mara Berni, Enzo Tarascio, V. Talarico, Mimo Billi, Leopoldo Trieste, Sylvia Lopez, Lidia Simoneschi; produzione - production: Fabio Jegher per Avers Film; origine - origin: Italia, 1959;
formato - format: 35mm, b/n; durata - length: 105’.
Copia 35mm della Cineteca Nazionale per concessione di Ripley’s Film.

«Alla base de Il moralista c’è anzitutto un atto di coraggio: il regista Bianchi e il soggettista Margadonna (che pure è responsabile della funesta serie di Pane amore e fantasia) hanno osato affrontare un tema scottante come quello del fanatismo bacchettone e ipocrita dominante nella nostra Italia clericale, e del­la corruzione che sotto di esso comodamente si cela. [...] L’interesse de Il mora­lista è tutto qui: nell’aver dimostrato ancora una volta come basti passare dal terreno della commedia rosa, mista di farsa e di idillio, a quello dell’ironia, del­la satira di costume, per conferire a un film un significato innovatore e una di­gnità civile che sarebbe ingiusto passare sotto silenzio; e che, sottolineiamolo, non implicano affatto una rinunzia al consenso delle più vaste masse del pubblico italiano».
Vittorio Spinazzola,
«Nuova Generazione», 19 settembre 1959

«Il regista de Il moralista era sempre Giorgio Bianchi, che, come le ho detto, era uno di questi che c’aveva i tic quando parlava. Sordi non lo sopportava, però ancora non si era fatto le ossa [...], perciò accettò Bianchi, che poi era uno che faceva dei buoni film. Però, ripeto, era di quelli che metteva la macchina lì, dopo due minuti diceva “no, no, no, cambiamo di qua”. [...] Un giorno litigarono, [...] così Sordi lo cacciò via, lo eliminarono. [...] Un certo giorno arrivò De Sica e disse: “Ma il regista?” “L’abbiamo mandato a casa, adesso continuiamo noi. Anzi Vitto’ continua tu, perché io sì so fare il regista, però ci sono degli attori che non sopporto... Io non so fa’ recita’ la gente, io meno. Uno, due ciak, poi il terzo se sbaglia ancora gli do una pizza e addio, ricominciamo daccapo”. E De Sica continuò il film».
Alvaro Mancori a Sergio Toffetti e Cristina D’Osualdo,
nel DVD Ripley’s Home Video, 2003

imilleocchi newsletter

Tieniti aggiornato sulle nostre ultime novità!

Condividi contenuti

Privacy Policy per i visitatori del sito

Secondo quanto previsto dalla Legge 124/2017, l'Associazione Anno uno rende pubblici online gli importi di natura pubblica ricevuti nel 2018.