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    Si è conclusa ieri, giovedì 22 settembre, la 15a edizione del Festival I Mille Occhi con la cerimonia di premiazione di Vlado Škafar al Teatro Miela di Trieste.Il direttore Sergio Germani si è dichiarato molto soddisfatto di questa edizione 2016 che ha scavalcato le tradizionali barriere linguistiche e culturali permettendo una profonda immersione nei film visti e i personaggi incontrati. In particolare, in questo compleanno I Mille Occhi hanno celebrato il rapporto tra lo sguardo sul cinema internazionale e su personalità creative a noi molto vicine, riuscendo a mantenere una grande ampiezza di programma, con proposte da varie epoche e anteprime meravigliose e assolute. Cala il sipario su questa edizione: un intenso compleanno di meravigliose giornate di visioni per un festival che crede nella forza del cinema e prosegue il discorso cominciato quindici anni fa con l'augurio che mille altri anni come questo ne seguano.

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    Il Premio Anno uno a un cineasta del nostro tempo, lo specchio convesso realizzato dall'artista Stefano Coluccio, è stato consegnato ieri giovedì 22 settembre al regista sloveno Vlado Škafar per il suo ultimo film Mama.

    Vlado Škafar ha ringraziato I Mille Occhi, un festival molto vicino alla sua visione dell'arte cinematrografica e al suo film, con un pubblico capace di capirlo, affermando come inconsciamente questo lungometraggio rappresenti il fiume in cui tutti i suoi lavori precedenti sono confluiti come affluenti, e che tutti rappresenta. "Il mio lavoro è quello di cancellare la banalità della vita e vedere che c'è qualcosa dietro" ha affermato il regista premiato. Presente in sala anche il produttore del film Mama, co-produzione tra la slovena Gustav Film, l'italiana Transmedia e la bosniaca SCCA/Pro.ba: Igor Prinčič ha sottolineato il difficile processo che ha portato alla genesi del film, lungo ma talmente poetico da regalare grandissime soddisfazioni.

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    BELLE DE NUIT (BELLA DI NOTTE)

    di Luciano Emmer, 1997, 33'

    venerdì 16 settembre 2016, ore 22.50, Teatro Miela



    Bella di notte è un documentario di Luciano Emmer del 1997, girato in occasione della riapertura di Galleria Borghese a Roma dopo il restauro. Il documentario è un viaggio notturno tra i capolavori dell'arte custoditi nel museo romano in compagnia dello spettatore.

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    NOČNI POGOVORI Z MOJCO (CONVERSAZIONI NOTTURNE CON MOJCA - NIGHT TIME WITH MOJCA)

    di Vlado Škafar, 2008, 36'

    Giovedì 22 settembre 2016, ore 22.15, Teatro Miela

     

    Conversazioni notturne con Mojca è una finestra sul programma notturno della conduttrice radiofonica slovena Mojca Blažej Cirej: quando cala la notte, a cercare la sua attenzione sono quelle anime inquiete restie ad abbandonarsi al cuscino, anime tormentate da una solitudine che un indovinello può aiutare a far sbocciare in confidenze. [...]

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    MAMA

    di Vlado Škafar, 2016, 93'

    Giovedì 22 settembre 2016, ore 20.45, Teatro Miela



    Il film, in coproduzione italo-bosniaca, rappresenta assieme a Otroci ("Bambini", 2009) e Oča ("Papà", 2016), il capitolo conclusivo di quella che lo stesso regista Vlado Škafar ha definito una "trilogia di sofferenza e bellezza": questa volta ad essere protagoniste sono due donne, una giovane ragazza sui vent'anni affetta da tossicodipendenza e con tendenze autodistruttive e sua madre, che in un disperato tentativo di salvarla, la costringe ad alloggiare con lei in una sperduta casetta su una collina nei dintorni di Cividale, nella zona delle Valli del Natisone [...]

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    In quest'ultima giornata I Mille Occhi rimangono puntati soprattutto sul giovane regista Vlado Škafar che ha saputo sorprendere con la sua poetica e la sua visione particolarmente originale e consapevole dell'arte cinematografica. Una paziente immersione a fondamento di un rispetto autentico per il cinema da parte di un artista che pone alla base del suo processo creativo la conoscenza approfondita degli attori con l'urgenza di attivarne i lati più misteriosi, e la contemplazione critica del quotidiano al fine di coglierne amorevolmente l'aspetto infinito e straordinario.Alle 20.45 grande finale e consegna del Premio Anno Uno a Vlado Škafar che, insieme al produttore Igor Prinčič, presenterà il suo Mama, film vincitore proiettato in anteprima nazionale per I Mille Occhi. Ancora due donne protagoniste e come sfondo le Valli del Natisone: una giovane affetta da dipendenze e la madre nel suo disperato tentativo di salvarla. Ma dal film e dalle parole del regista si percepisce come il tema non sia la dipendenza quanto l'alienazione che tale dipendenza provoca, e che porta gli abitanti di questa società a vivere vite parallele, inconsciamente dando via la propria. Mama diventa anche qualcosa di diverso da un film, trascende il mezzo verso la pittura e la poesia, arti molto vicine a un regista

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    QUANDO LA PELLE BRUCIA

    di Renato Dall'Ara, 1966, 83'

    Giovedì 22 settembre 2016, ore 18.00, Teatro Miela

     

    Finale in bellezza per la sezione dedicata alla riscoperta dei registi veneti, con Lissia Kalenda ospite in sala alle 18.00. La protagonista di Quando la pelle brucia introdurrà il film che il regista Renato Dall'Ara realizzò nel 1966 sulla vita di provincia e le sue intricate trame di pettegolezzi.



    In un piccolo paese del Polesine, Wandina è presa di mira dalle maldicenze della gente per la sua condotta troppo libera. Un giorno scompare. Si pensa sia annegata, altri credono sia fuggita. Così, anche Antonio, suo marito, parte per cercarla, ma si ferma a Loreo dove incontra una ragazza, Nevi, che gli ricorda la moglie e della quale si invaghisce. Nevi e la madre desiderano lasciare la campagna e vorrebbero che Antonio le aiutasse a far interdire il padre della ragazza

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    CENTO PICCOLE MAMME

    di Giulio Morelli e Léonide Moguy, 1952, 105'

    Giovedì 22 settembre 2016, ore 16.30, Teatro Miela



    L'anziano professor Vitoli trova nel suo studio un neonato abbandonato. Decide di tenerlo con sé e di portarlo nel collegio femminile in cui lavora come insegnante. Vitoli riesce ad introdurre il bimbo nel collegio, dove vive per qualche tempo inosservato. Ma le allieve del collegio scoprono ben presto il segreto del professore e si occupano con entusiasmo del piccino, finché la direttrice interviene e licenzia l'insegnante [...]

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    HERZ DER WELT

    di Harald Braun, 1952, 91'

    Giovedì 22 settembre 2016, ore 15.00, Teatro Miela

     

     

    Diretto da Harald Braun e raccontato dal punto di vista di Bertha von Suttner, la prima donna a ricevere il premio Nobel per la pace, la Alfred Nobel Story, HERZ DER WELT racconta la vita di uno scienziato, inventore e imprenditore Alfred Nobel. Nobel ha costruito un'enorme fortuna per tutta la vita, grazie alle sue invenzioni come la dinamite, ed essendo forse il più notevole è stato venerato anche per le sue scoperte nei campi della scienza e dell'economia. Alla sua morte, Nobel decise che la sua fortuna era troppo grande per continuare in forma di eredità o singola donazione di beneficenza, scegliendo invece di usare il denaro come ricompensa per i più grandi collaboratori di fisica, chimica, medicina, letteratura e, naturalmente, la pace.

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    Se l'incontro con il cinema di Vlado Škafar comincia la mattina al Teatro Miela, l'informale conversazione con il regista è fissata alle 12.00 al Caffè Verdi, assieme agli ospiti Joni Zakonjšek, Mila Lazić, Sergio M. Grmek Germani, Olaf Möller e Gary Vanisian.

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    STARI MOST

    di Vlado Škafar, 1998, 12'

    Giovedì 22 settembre 2016, ore 11.15, Teatro Miela



    Stari most è un breve documentario dedicato all'omonimo ponte ottomano di Mostar, in Bosnia ed Erzegovina, divenuto uno dei simboli della guerra in Bosnia a causa della sua distruzione nel 1993 da parte delle unità croate e per l'effetto psicologico della sua violenta scomparsa sulla comunità musulmana. Il tono nostalgico che accompagna la descrizione del celebre ponte è legato al significato di un gesto che affonda le sue radici più profondamente nel tradimento dell' antico principio di fratellanza tra popoli di culture diverse, nel caso bosniaco, tra la comunità croata e quella musulmana.

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    PETERKA: LETO ODLOČITVE (PETERKA: L'ANNO DECISIVO)

    di Vlado Škafar, 2003, 120'

    Giovedì 22 settembre 2016, ore 9.15, Teatro Miela



    Vlado Škafar sfrutta nuovamente la forma documentaristica per seguire da vicino il percorso che porterà Primož Peterka, idolo e campione sloveno di salto con gli scii, a risollevarsi da un periodo di crisi fino a realizzare il suo più grande sogno sportivo [...]

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    SCANO BOA

    di Renato Dall'Ara, 1961, 88'

    Mercoledì 21 settembre, ore 20.55, Teatro Miela

     


    Dopo dieci anni d'assenza, il padre di Clara torna nel suo paesino sul delta del Po insieme a sua figlia e si stabiliscono a Scano Boa, povero borgo di pescatori dove la guerra per il pesce è spietata. Clara e suo padre destano il malanimo degli abitanti, i quali attribuiscono loro la causa di ogni disgrazia, soprattutto quella del mancato arrivo degli storioni, il prelibato pesce della zona. Intanto Clara subisce la violenza di un bellimbusto del paese, Baroncello, ma tace [...]

  • Ivanka Mežan,Štefka Drolc_dal film Declika in drevo_Vlado Skafar.jpg

    Stasera alle 18.00 uno degli appuntamenti più attesi del festival con l'incontro con le due leggendarie attrici slovene Štefka Drolc e Ivanka Mežan protagoniste del delicato Deklica in drevo (La ragazza e l'albero) di Vlado Škafar.

    E sorpresa dell'ultimo minuto la partecipazione dell'attrice Lara Komar! Solo per I Mille occhi l'attrice leggerà il primo dai Sonetti di Elizabeth Barrett Browning, come introduzione del film Deklica in drevo.

    Un pre-serata denso di ospiti per la proiezione del meraviglioso film: in sala il regista Vlado Škafar, lo scrittore sloveno Boris Pahor e la pittrice Joni Zakonjšek e Marko Sosič che presenterà l'evento.

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