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    I Mille occhi lo hanno sempre seguito nella convinzione che fosse il maggior cineasta italiano "vivente": parola ora vana. Restano i suoi film, fino agli ultimi, grandissimi Torneranno i prati, Vedete sono uno di voi e l'inedito sessantottesco riemerso l'anno scorso, Il tentato suicidio nell'adolescenza. Ma la scoperta di tutta la sua grande opera è solo iniziata. 

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    E' stata con noi ad accogliere al festival Enrique Irazoqui, il protagonista del "Vangelo secondo Matteo" di Pasolini, e sempre abbiamo ammirato la sua passione, rivolta oltre che a Pasolini a un'altra figura di scrittore-cineasta di cui con la Cineteca del Friuli ci occupiamo, Siro Angeli.

    I Mille Occhi partecipano al dolore di quanti sentono oggi il vuoto della scomparsa della carissima Angela.

     

     

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    Siamo molto lieti che il settimanale di riferimento del cinema e dello spettacolo in Italia, nel numero uscito oggi (martedì 17 aprile), commenti con molte perplessità le decisioni del MIBACT sui finanziamenti ai festival (peraltro per il 2017, in vistoso ritardo!), che escludono immotivatamente alcuni festival tra cui I Mille Occhi, i quali hanno chiesto perciò l'accesso agli atti di delibera a tutela della manifestazione e del suo pubblico.Ringraziamo il direttore di "Film TV", Giulio Sangiorgio, riprendendone l'editoriale, in cui l'apprezzamento al nostro festival ci premia per il lavoro che svolgiamo. Non possiamo invece ancora ringraziare il MIBACT.

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    Is it future or is it past?

    è' il tema del nuovo numero appena uscito della rivista online "film parlato", diretta da Lorenzo Esposito. L'editoriale è di Sergio M. Grmek Germani e si ricollega alle proiezioni dei film di Olmi ai Mille occhi. Sul cinema di Olmi è tornata anche la sua rubrica "L'albergo degli assenti" nel numero di "FilmTV" uscito ieri.

    Trovate la rivista a questo link: www.filmparlato.com

  • MICHELE ZANETTI_consegna premio Anno uno_ a Kostis Theos_s.jpg

    Si è conclusa giovedì 21 settembre l'edizione 2017 dei Mille Occhi Festival internazionale del cinema e delle arti, con la cerimonia di consegna del Premio Anno uno al cinema di Dimos Theos. Si è trattato di un inedito assoluto, scarsamente apprezzato in patria e del tutto sconosciuto all'estero, che si è rivelato ai Mille Occhi uno dei massimi registi della settima arte moderna: un cineasta affascinante capace di inventare il suo cinema rendendolo molto originale e immediatamente percepibile nella sua grandezza. Il presidente dell'associazione Anno Uno Michele Zanetti, ha consegnato il premio, lo specchio convesso dell'artista Stefano Coluccio, a Kostis Theos, figlio del regista e autore della colonna sonora del film vincitore Eleatis Xenos. Sono intervenuti i rappresentanti della Comunità greco-orientale di Trieste e della Fondazione ellenica di cultura e la professoressa Maria Teresa Bassa Poropat ex Presidente della Provincia, da sempre sostenitrice del festival.Il direttore Sergio M. Grmek Germani ha dichiarato la sua soddisfazione notando come l'attenzione del pubblico si stia rivolgendo sempre di più verso la personalità generale dei Mille Occhi rispetto alle singole

  • Stasera alle ore 20.45 - Premio Anno uno

    Eleatis Xenos: un capolavoro assoluto capace di aprire almeno mille occhi al mondo

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    di Seth Holt, 1967, 92'

    Giovedì 21 settembre 2017, verso le ore 22:50, Trieste, Teatro Miela

    A chiudere in seconda serata questa sedicesima edizione dei Mille Occhi è lo stesso Gotico Errante che l'aveva aperta: il cineasta inglese Seth Holt con il film Danger Route che vede tra i suoi protagonisti una splendida Barbara Bouchet. Quest'anno infatti il primo e l'ultimo film compiuto di Seth Holt sono il primo e l'ultimo film proiettato al festival [...]

     

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    di Dimos Theos, 1996, 130'

    Questa sera a partire dalle 20.45, al Teatro Miela di Trieste, sarà consegnato il Premio Anno uno 2017 al cinema del regista greco Dimos Theos, in presenza del figlio compositore Kostis Theos. A seguire, sarà proiettato il film vincitore "Eleatis Xenos", definito dal nostro direttore Sergio Germani un capolavoro assoluto "capace di aprire almeno mille occhi al mondo".

    Hanna Bluemart, studiosa di 24 anni, arriva ad Atene con il proposito di trovare suo padre. Scopre poco dopo che l'uomo che, secondo le indicazioni raccolte, era suo padre, è morto quattro giorni prima in circostanze misteriose. Hanna inizia a indagare le cause della morte [...]
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    di Damiano Damiani, 1969, 109'

    Giovedì 21 settembre 2017, ore 18:20, Trieste, Teatro Miela

    Damiano Damiani gira un film drammatico, ambientato in una Sicilia governata da mafia e omertà, dove regna l'istituto del matrimonio riparatore e le donne devono sottostare al volere degli uomini. Damiani mette alla berlina una consuetudine arcaica, nel 1970 ancora ben salda in Sicilia, basata sul fatto che la donna disonorata non avrebbe più trovato nessuno disposto a sposarla se non avesse acconsentito alle nozze riparatrici.

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    di Elio Petri, 1967, 99'

    Giovedì 21 settembre 2017, ore 16.30, Trieste,Teatro Miela

    Un film tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia con la meravigliosa colonna sonora di Luis Enriquez Bacalov

    In un paese della Sicilia vengono uccisi due uomini: il farmacista Manno e il dottor Roscio. Le indagini della polizia concludono che gli assassini hanno agito per motivi di onore nei confronti di Manno e che Roscio è stato ucciso in quanto aveva assistito all'omicidio.
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    di PietroGermi, 1966, 118'

    Giovedì 21 settembre 2017, ore 14:30, Trieste, Teatro Miela

    Il magnifico Signore & signori in omaggio al grande attore che fu il recentemente scomparso Gastone Moschin: la pellicola, in gentile concessione dalla Cineteca Nazionale, verrà proiettato in copia 35mm. Il film, ambientato in una cittadina del Veneto, si articola in tre racconti il cui arco narrativo è ambientato in una cerchia di amici.

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    [TECHNE KAI POLITISMOS]

    di Dimos Theos, 1989, 37'

    Giovedì 21 settembre 2017, ore 13:00, Trieste, Teatro Miela

    La straordinaria e complessa figura del regista Stavros Tornes, amico e collaboratore di Dimos Theos fin dagli anni '60, viene tratteggiata, a pochi anni dalla sua scomparsa, grazie alla testimonianza dello stesso Theos. Il regista qui utilizza materiali di repertorio ed estratti di film [...]

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